SEX DESIGN



Il progetto di Evgenia Elkind e di Mara Pezzotta si fonda sugli stessi principi del blog Sessualmentemangiando, cioè portare il sesso nell'uso quotidiano con un pizzico di ironia e quella parte di credibilità che lo renda usufruibile a tutte e tutti.
Per questo ho deciso di portare questi oggetti dentro al Blog, parlare di giocattoli erotici con l'eleganza con cui lo hanno fatto loro beh non è da tutti e io ora non riesco più a guardare un pinzimonio senza farci un pensiero malizioso...
Nel frattempo se mi vedete fare delle facce strane con dei mugolii, non preoccupatevi ma sto solo rafforzando il mio pavimento pelvico con le sfere di gheisha...




Sex Design Revolution

Questo progetto nasce dal desiderio di abbattere il tabù legato all’utilizzo dei sex toys e rivelare dei modi discreti di possedere questi oggetti. Si è voluto risolvere il problema dell’estetica spesso volgare o troppo ambigua dei giocattoli che amplifica la sensazione di imbarazzo nei loro proprietari.

Per riportare i loro fruitori nella zona di comfort si è cercato di rendere questi oggetti esteticamente piacevoli e minimalisti. L’utile ed inusuale soluzione è stata quella di dare agli oggetti del piacere una seconda funzione, collocando il giocattolo erotico nella sfera quotidiana, con l’aggiunta della finalità ornamentale. 


Il ruolo del sex toy si è ribaltato facendo di esso un oggetto degno di essere guardato prima ancora di essere utilizzato.


Evgenia Elkind - designer del gioiello contemporaneo (www.evgeniaelkind.com). 
Ha esposto nella collettiva BLoft durante la Milan Design Week 2017.
Durante la settimana del design a Milano, ha aderito anche all’esposizione intitolata “Sex Design Revolution”  nella quale, insieme alla designer Mara Pezzotta (www.marapezzotta.com), hanno presentato due progetti provocatori, decontestualizzando i sex toys portandoli nella quotidianità sotto forma di oggetti di design dal doppio utilizzo. 
Per noi il tema centrale nella realizzazione dei due progetti è stato quello della Sex Design Revolution, che coincideva con il titolo della nostra collettiva  che si è tenuta in occasione della Design Week. Il nostro è stato quindi un atto volto ad innescare una Rivoluzione nella sfera Sessuale usando come mezzo il Design.




SUXES - Le sfere di Gheisha 


Suxes

Il titolo stesso di questo progetto, potendosi leggere in due versi, indica la doppia funzione di questa collezione. Da sinistra a destra: Suxess - dall’inglese “successo”; da destra verso sinistra: Sexus - dal latino “sesso”.

La scelta di approfondire l’estetica proprio di questa tipologia di giocattolo non è casuale, ma è dettata dal fatto che il suo utilizzo non è soltanto ludico, ma anche medito. Le Sfere di Gheisha, infatti, sin dall’antichità vengono utilizzate per il rafforzamento delle pareti pelviche. Per prevenire o curare il rilassamento della muscolatura pelvica, che causa diverse patologie (tra cui incontinenza e disfunzioni sessuali) devono essere svolti esercizi quotidiani con le sfere più volte al giorno. Ecco perché questo giocattolo ha la necessità di essere traslato non solo nella sfera quotidiano ma addirittura di essere portato sempre dietro dal proprio fruitore.

La scelta rivoluzionaria è quella di far indossare il sex toy.

La collezione è composta da 4 oggetti che ripropongono, sotto un estetica raffinata, le Sfere di Gheisha nelle loro diverse varianti.  La corda di silicone sulla quale sono ancorate le sfere, è dotata di elementi mobili che le permettono di scorre, e di variare così di volta in volta la propria funzione dal gioiello al giocattolo.

Il materiale con cui sono realizzate le sfere è il corno e vuole rievocare il materiale originario con cui nell’antichità le sfere venivano create in Giappone. L’uso di questo materiale naturale va anche in opposizione alle materie plastiche che saturano il mercato odierno dei sex toys.




SUXES di Evgenia Elkind








SUXES di Evgenia Elkind





SUXES di Evgenia Elkind






Pinximonio

Pinximonio vuole rompere e ribaltare la figura archetipica del sex toy per eccellenza: il vibratore. Con quasi due secoli di storia alle spalle, è uno dei simboli più riconosciuti nella sfera intima: dalle forme e funzioni più differenti, spesso di dubbio gusto e volgare, si tratta di un oggetto utile ma non elegante, di cui non si va fieri del possesso o della sua esposizione in ambiente domestico.

In tutta la sua evoluzione, il vibratore ha avuto un andamento da curativo a intimo, per poi cadere nel tabù e risalire nella sfera intima solo recentemente. L’industria pornografica è stata la causa principale della sua connotazione v
olgare e il suo allontanamento dalla dimensione intima domestica. Molti progetti hanno già fatto molto per migliorare l’estetica e la funzionalità di questi oggetti, rendendoli più piacevoli e minimalisti, ma resta ancora una grande sensazione di imbarazzo nei loro proprietari.

Il progetto Pinximonio propone l’inusuale soluzione di dare agli oggetti del piacere una seconda funzione, collocando il giocattolo erotico nella sfera quotidiana, con l’aggiunta della finalità ornamentale. Il ruolo del sex toy si è ribaltato facendo di esso un oggetto degno di essere guardato prima ancora di essere utilizzato.

Pinximonio è un set di 5 vibratori, le cui forme richiamano degli elementi che lo portano lontano dalla sfera sessuale:

- La base in marmo di carrara bianca e geometrica con sostegno metallico centrale rimandano all’idea di un porta sale/pepe, un elemento perfettamente collocabile in un ambiente giornaliero come la cucina.

- La forma dei vibratori stessi, ovvero la geometrizzazione di 5 ortaggi (il cetriolo, la zucchina, l’erba cipollina, il sedano e la carota) oltre ad avere un vago richiamo ad una delle forme più antiche e stereotipate dell’antenato del vibratore, creano un gioco di parole ludico con il titolo del prodotto, facendo riferimento al pinzimonio, noto modo di consumare verdure crude, intingendole in un preparato di olio extravergine d’oliva e sale.


Queste figure bianche scultoree, assieme al basamento in marmo lo rendono un vero e proprio centrotavola, come una natura morta riletta in chiave contemporanea.




Pinximonio di Mara Pezzotta




Pinximonio di Mara Pezzotta 



Pinximonio di Mara Pezzotta






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