L’abitudine di scrivere sui muri cittadini è tutt’altro che moderna,anzi.
Pompei, oltre ai numerosi reperti che conserva,
mantiene intatta la maggior parte delle frasi che i suoi abitanti di
tanti secoli fa lasciarono a imperitura memoria di sé, una testimonianza
importante, anche perché spontanea e senza filtri, delle
abitudini della gente di allora.
Vasto è il campionario di frasi d’amore e di sesso
che campeggia sui muri di case e lupanari, alcune romantiche, altre
struggenti, molte decisamente oscene (spesso accompagnate da espliciti
disegni).
Ecco qualche scritta:
“Gli amanti come le api trascorrono una vita dolce come il miele. Magari!”
“Chiunque ama una nera, arde su neri carboni; quando vedo una nera, mangio volentieri more!”
“La fontanella saluta tanto il suo pesciolino”
Si tratta di testimonianze di uno spaccato
di vita reale: quando si scrive il proprio nome sulla porta di un bagno
pubblico, su una panchina, o sui fianchi di un treno, non si fa altro
che raccontare la quotidianità nel modo più spontaneo possibile.
Questa
di scrivere sui muri, nei bar, sui tavoli, tuttavia, non è solo
un’usanza dei nostri giorni. Da sempre, infatti, l’uomo ha sentito il
bisogno di lasciare la sua firma ad ogni passo: è stato così già
durante la preistoria con i graffiti sulle pareti che raccontavano scene
di caccia e vicende quotidiane ed anche al tempo dell’Impero romano,
quando le scritte murarie assumono la stessa forma delle espressioni
d’amore, dei volgari insulti, della propaganda politica che si legge
oggi nei nostri murales.
|
Scritta antifemminista, perchè l'utero è di tutti! |
Altre
volte, invece, le scritte non sono così deliziose… risultano volgari,
alludono a rapporti sessuali o a particolari inclinazioni, sono
affiancati da disegni osceni che non sto a riportare, tanto ci si può
fare un’idea guardando quelle dei nostri giorni... Sotto questo punto di
vista, in duemila anni, non abbiamo fatto molti progressi.
|
Scritta contro la dipendenza delle "pere" in cambio di una "pompa" |
La maggior parte delle scritte murarie non sono state
lasciate da persone colte e si trovano in luoghi che con la cultura
hanno poco a che fare come, ad esempio, le taverne. Anche nelle scritte
degli antichi latini dunque c’erano errori simili a quelli che troviamo
sui nostri muri... Generalmente a Roma l’istruzione minima era diffusa
ma capita che persone poco istruite abbiano lasciato delle testimonianze
pratiche, dei promemoria utili alle loro attività In
realtà l’unica vera differenza tra ieri e oggi è che un tempo si
scriveva con il carbone o facendo delle incisioni con un oggetto
appuntito mentre oggi si usano le bombolette spray o gli uniposca.
|
Scritta contro la tipica scusa femminile in alternativa al solito mal di testa per evitare l'accoppiamento. |
Trattando questo argomento non potevo non citare Micol Beltramini, che ho avuto il piacere di conoscere due anni fa sui navigli a Milano dove mi fece da cicerone sfruttando la sua conoscenza data dal suo successo letterario con il
bestseller "101 cose da fare a Milano
almeno una volta nella vita" (Newton Compton 2008).
La settimana scorsa la chiamai velocemente perchè da un pò di tempo a questa parte raccoglie immagini di frasi surreali deliranti scritte sui muri che trova sulla piattaforma Tumblr e allora gli chiesi:
- Micol, cosa sceglieresti per scrivere sui muri, bomboletta o pennello?
-Lei mi rispose: "Bomboletta tutta la vita",sono una donna pratica e devo scrivere velocemente....
- Cosa scriveresti sui muri ora?
- "MANCAMI SEMPRE!"
Grazie meravigliosa creatura che sembri uscita dalla macchina del tempo e che non finisci mai di stupirmi con la tua bellezza e le tue citazioni letterarie.
Ciao Micol.
Commenti
Posta un commento