I dinosauri si sono estinti perchè non li accarezzava nessuno.
La carezza è un gesto primitivo, che ha origini lontane e che si ritrova sotto diverse forme anche nella antropologia dei nostri antenati. Il poeta ungherese Tudor Arghezi titola Adamo una sua poesia sulle mani che comunicano e indagano: “La mano è solo qualcosa che prende e porta? No, dà forza alla voce, aggiunge, continua per te se rimani privo di parole. O se non ne hai, la mano è il linguaggio senza voce. Il gesto nel suo silenzio ha valore uguale di significati per centinaia di popoli. Che cosa avresti fatto, Adamo, senza mani? Potevi percorrere una strada così lunga, se fra tutti i sensi ti mancava il puro indagatore agile e veloce, il tatto?” Le carezze fisiche sono certamente quelle più riconoscibili. Danno continuità affettiva e sensuale attraverso il più importante dei sensi – il tatto – l’unico senso che non si spegne mai e che per estensione, mediante la pelle, coinvolge tutto il corpo. Attraverso le carezze fisiche, sensibilità ed espressione diventano una cos